Albert Soegijapranata

Albert Soegijapranata, S.I.
arcivescovo della Chiesa cattolica
Monsignor Soegijapranata nel 1960.
In nomine Jesu
 
Incarichi ricoperti
 
Nato25 novembre 1896 a Surakarta
Ordinato diaconomaggio 1931
Ordinato presbitero15 agosto 1931 dal vescovo Laurentius Schrijnen
Nominato vescovo1º agosto 1940 da papa Pio XII
Consacrato vescovo6 novembre 1940 dal vescovo Piet Jan Willekens, S.I.
Elevato arcivescovo3 gennaio 1961 da papa Giovanni XXIII
Deceduto22 luglio 1963 (66 anni) a Steyl
 

Albert Soegijapranata (Surakarta, 25 novembre 1896Steyl, 22 luglio 1963) è stato un arcivescovo cattolico indonesiano. Fu il primo vescovo nativo indonesiano ed era noto per le sue opinioni nazionaliste: affermava di essere "100% cattolico, 100% indonesiano".

Sebbene la popolazione di cattolici nativi si sia ampliata notevolmente negli anni successivi alla sua consacrazione, Soegijapranata subì numerosi processi. Il Giappone invase le Indie olandesi dall'inizio del 1942 e durante l'occupazione che ne seguì furono sequestrate numerose chiese e arrestati o uccisi diversi sacerdoti. Soegijapranata fu in grado di resistere a molti di questi sequestri e trascorse il resto dell'occupazione a servizio dei cattolici del suo vicariato. Dopo che il presidente Sukarno nell'agosto del 1945 proclamò l'indipendenza del paese, Semarang fu sopraffatta dai disordini. Soegijapranata contribuì a mediare un cessate il fuoco dopo una battaglia di cinque giorni tra le truppe giapponesi e quelle indonesiane e chiese al governo centrale di inviare qualcuno che affrontasse i disordini e la carenza di cibo in città. Tuttavia, questi problemi continuarono a crescere e nel 1947 Soegijapranata spostò la sua sede a Yogyakarta. Per il resto della rivoluzione nazionale, Soegijapranata lavorò per promuovere il riconoscimento internazionale dell'indipendenza dell'Indonesia. Poco dopo che gli olandesi riconobbero l'indipendenza del paese, Soegijapranata tornò a Semarang. Durante gli anni post-rivoluzionari scrisse ampiamente contro il comunismo e ampliò le strutture ecclesiastiche. Funse da mediatore tra diverse fazioni politiche. Fu nominato arcivescovo il 3 gennaio 1961, quando Semarang fu elevata ad arcidiocesi metropolitana. All'epoca era in Europa per partecipare ai lavori della commissione preparatoria centrale del Concilio Vaticano II. Soegijapranata morì a Steyl, nei Paesi Bassi, nel 1963. La sua salma fu riportata in Indonesia e monsignor Soegijapranata venne nominato eroe nazionale e sepolto nel cimitero degli eroi di Giri Tunggal a Semarang.

Soegijapranata continua ad essere considerato con rispetto dagli indonesiani sia cattolici che non cattolici. Sono state scritte diverse biografie e nel 2012 un film biografico diretto da Garin Nugroho, intitolato Soegija, riscosse un buon successo popolare. L'Università cattolica di Soegijapranata, una grande università di Semarang, gli è intitolata.


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